Filippina dei Ranfi aveva solo tre anni nel 1313 quando venne nascosta nel "Monasterium Santa Maria Celle Tergesti" di San Giusto a Tergeste per sottrarla alle maglie dell'Inquisizione. Era l'unica sopravvissuta allo sterminio della nobile Casata dei Reifenberg, vivente entro le mura certamente fino all'anno 1333 quando negli Statuti apparve una legge pietosa per la povera giovane. La sua esistenza si consumò entro le mura di quel cenobio governato da una Abbadessa di nobile stirpe Carinziana imparentata con la sua famiglia. La ragazza conobbe ugualmente l'amore del giovane Johann della Torre che cercò di sottrarla alle persecuzioni dell'Inquisizione. Ne scaturisce una proposta d'amore inaccettabile per la morale del tempo; che pur tuttavia innesca il tormento della passione e la conseguente repressione. Dopo aver svelato l'enigma relativo al Templare Marcus Ranfo, l'Autrice vuole dare un'ulteriore testimonianza della storia di quella giovinetta pure essa sepolta nella dimenticanza dei secoli passati.